Quassú dove la luce d'inverno manca, Santa Lucia si festeggia come si deve. Le bambine nelle scuole si vestono di bianco e armate di candele girano per i corridoi cantando in onore della santa. Santa Lucia, tu sei siciliana, che ci fai quassú al freddo e al buio? A scuola l'organizzazione dell'evento me l'hanno appioppato a me. Ho preso le bambine di quinta ed abbiamo provato per un mese! Canzoni in danese e svedese. Io le parole mica me le ricordavo sempre, ma loro si! Chi doveva fare Lucia tra tutte? Io una briga del genere un me la prendo mica! Peschiamo a caso dal cilindro ed esce Emilia. Emilia??? Ma Emilia ha i capelli corti! Protestano le altre. Si ma mio padre è siciliano! Fu la risposta! A tuo padre è siciliano? E allora sei perfetta, Lucia mia. Stamane ancora notte e nella nostra piccola sala riunioni v'era un gran fermento! Cipria, fiocchi e fermagli! Le loro tuniche bianche portate con grande eleganza. Sono nervosa! Sono nervosa! Dietro di loro andava un ragazzetto a distribuire i biscotti. Nella scuola tutte le luci s'erano spente e solo i loro canti udibili erano. Oh, tenetele dritte quelle candele, si?! Non vorrei chiamare una delle vostre madri e raccontare che vi sono andati a fuoco i capelli! Per sicurezza andavo dietro con un secchio d'acqua, che non si sa mai. Dopo siamo andate all'ospizio a cantar per i vecchini, e loro ci han retribuito con succo di frutta e caramelle. La canzone è carina carina. Ci chiamavano Djäknar, cantavamo per un soldo nella notte nera. Poi venne Santa Lucia con la sua luce, ed è questo a cui rendiamo onore oggi.
3 commenti:
Ma che bella sta canzone! Noi festeggiamo ed amiamo molto Santa Lucia!!!
"Per sicurezza andavo dietro con un secchio d'acqua, che non si sa mai."
ahahahahahaha :)
Bello bello il tuo blog!!!
Saluti da una neo follower :)))
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