10 novembre 2014


Solo quattro giorni fa Il Corriere, come al solito partigiano ed approssimativo, li dava per spacciati  in questo articolo. Ma voi questo come me lo chiamate? Slim col risvolto, occhialetti, barba, mani in tasca e zaino nature-lover con tanto di foglia d'acero attaccata. Tranquillizzatevi.
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25 ottobre 2014

Tutta la vita ho sognato una donna come Claudia Cardinale. Destino beffardo, mi sono ritrovato sposato con una donna uguale a Ingrid Bergman. Piccoli grandi drammi della vita. Confidenza brilla di un collega al dopolavoro venerdì pomeriggio. Dai... ce la scrivo una novella! 
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18 luglio 2014

La bolina è quell'andatura che permette di risalire la corrente. È quello che si dice andare al massimo controvento. Il fiocco é teso e immobile e la barca raggiunge cosí la sua velocità massimale. Ma è questione di pochi centimetri. Spesso il vento taglia sotto e lo fa vibrare per dirti : attento! Questo è veramente il massimo, il massimo che puoi tirare la corda, prima di rovesciarti. Questione di attimi. Azzardato, si. Pericoloso, anche. Ma è quello il tutto. Quel brivido di un secondo o due, prima di ridare un pò di gioco.  Ma solo fino alla prossima volta. Tirerai di nuovo la corda e di nuovo il fiocco vibrerá. Avrai di nuovo passato il capo del massimo controvento. Barca a vela o vita vera. Viviamo o navighiamo veramente solo in e per quel vibrare lì. 
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24 maggio 2014

Il posto che ho piú caro a Copenhagen si trova all'inizio del Cimitero Assistens, dall'altra parte della strada, all'angolo tra Nørrebrogade e una via piú piccola dove una volta mi rubarono la mia bicicletta rosa con le margherite. Qui una sera il mio grande amore danese, quando ancora eravamo in territorio corrente alternata mi sussurró all'orecchio "Mmm Dita Von Teese!" e mi fece molto felice. Qui ho giocato per la prima volta ai dadi, ho bevuto per la prima volta la birra di Natale, qui un sacco di altre cose con un sacco di altra gente. Ieri notte mentre tornavamo a casa con gli Iliade-boys abbiamo deciso di fermarci per un ultimo bicchiere. Passato e presente e ora di chiusura. 
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10 aprile 2014

You made me do this. Mo non è che l'aspettativa di passare un'altra estate a bere rum polacco al Bar Dritella mi faccia schifo, anzi, i racconti di troie, bamba e tangenziale mi fanno sentire realizzata nella mia vita e di questo vi saró in eterno grata. Non é manco che l'idea di fare Brend'anni tra Sant'Elpidio e Gattufo, magari vestita solo di Martini e i cani che abbaiano che qualcuno ci vuole sparare non mi sembri western abbastanza. Mettici pure che cercare concerti con le informazioni rinchiuse in un tovagliolo mi  mette allegri a e crea non pochi meme di cui ricordarsi, ad esempio, a tutte le cene di capodanno e ferragosto... PERÓ. Non si puó veramente rimanere schiavi del sistema capitalista dimmerda della nostra costa. Che ti paga 5 e 3 te li fa spende per il parcheggio. Le signore col lutto e i capelli rossi che si lamentano che te li ppartament "sfitt". Non ci si puó convincere che questa esistenza tapina sia legittima anche d'estate. Tra poco te lo dice anche Platone. Esci da quella cazzo di caverna! Smettila di guardare le proiezioni, abbi il coraggio di guardare il mondo vero. Oh. Sará mica per scherzo che come ultimo stronzo Napoleone la definì capitale del mondo. Il richiamo alla preghiera, sparato a palla in una cittá che non ha ancora deciso da che parte schierarsi, io le prime volte non riuscivo a smettere di ridere, erano troppo stonati. Dai, pareva brutto, pareva. Questi alberghi fuori dal mondo. Tutti gli uomini coi baffi. I venditori di ciliegie che dormono dietro al banchetto. Persone che trasportano orologi a pendolo. Cola Turca? Possiamo passare una giornata intera sullo stesso traghetto a fare di qua e di là sullo stretto. N'attimo sei in Europa e l'attimo dopo no. Le bettole dove entri e loro stanno mangiando na poltiglia e tu chiedi : ma pure io? E ti siedi al tavolo con loro. Sporchissimi. Ah, il Bazar. Il labirinto! Tutti questi colori, e voci e prodotti di cui hai solo sentito parlare. E poi quel retropensiero. Sci, in fin dei conti ce l'hai messo in contro che potresti saltare per aria da un momento all'altro. Vabbè, meglio lì che a Mereto, ad esempio. Ma tutto questo è solo un dettaglio, è solo la meta. E lo sanno tutti che la vera meta è il viaggio. Purtroppo l'Orient Express non va più, ma l'autobus per Salonicco ce lo fa rimpiangere solo un pò. E tutta le persone, le storie, le facce che noi non lo sappiamo, ma ci stanno potenzialmente aspettando. Non gli possiamo girare le spalle cosí a sbuffo. Non si fa. Le promesse di matrimonio, le minacce. E in ultimo ma non ultimo, sulla via del(la seta) ritorno, io c'ho da fare con Porky. Il quale mi ha detto : there I am not so poor as here. E lui ha promesso di portarmi uno alla Limnothalassa, a fare nulla. Why you want to go there? due in montagna and why do you want to go also there? Random. Che domande. Ponti, nello specifico. Boh. Mi piacciono i ponti. Certo. Mi posso pure appresentare sola a fare queste cose. Ma primo, se siamo in due il rischio di morire ce lo spartiamo al 50%. Secondo : "Patrizia.... ti volevo dì che". Terzo. Male che va posso provare a vendere la tua illibatezza a un sordomuto non vedente tetraplegico che mai e poi mai potrà reclamare dopo l'acquisto. Secondo me, non ci sono scuse vere. E per lo stesso principio dimmi : sci ma non sei credibile. Infondo c'è sempre UN SOLO MOTIVO per cui vuoi fa na cosa. Non 8000, come qui sopra. Vero. Verissimo. E infatti è che mi piace vagabondare con te, trovare il tutto dove c'è solo il nulla. 
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