13 dicembre 2011

Quassú dove la luce d'inverno manca, Santa Lucia si festeggia come si deve. Le bambine nelle scuole si vestono di bianco e armate di candele girano per i corridoi cantando in onore della santa. Santa Lucia, tu sei siciliana, che ci fai quassú al freddo e al buio? A scuola l'organizzazione dell'evento me l'hanno appioppato a me. Ho preso le bambine di quinta ed abbiamo provato per un mese! Canzoni in danese e svedese. Io le parole mica me le ricordavo sempre, ma loro si! Chi doveva fare Lucia tra tutte? Io una briga del genere un me la prendo mica! Peschiamo a caso dal cilindro ed esce Emilia. Emilia??? Ma Emilia ha i capelli corti! Protestano le altre. Si ma mio padre è siciliano! Fu la risposta! A tuo padre è siciliano? E allora sei perfetta, Lucia mia. Stamane ancora notte e nella nostra piccola sala riunioni v'era un gran fermento! Cipria, fiocchi e fermagli! Le loro tuniche bianche portate con grande eleganza. Sono nervosa! Sono nervosa! Dietro di loro andava un ragazzetto a distribuire i biscotti. Nella scuola tutte le luci s'erano spente e solo i loro canti udibili erano. Oh, tenetele dritte quelle candele, si?! Non vorrei chiamare una delle vostre madri e raccontare che vi sono andati a fuoco i capelli! Per sicurezza andavo dietro con un secchio d'acqua, che non si sa mai.  Dopo siamo andate all'ospizio a cantar per i vecchini, e loro ci han retribuito con succo di frutta e caramelle. La canzone è carina carina. Ci chiamavano Djäknar, cantavamo per un soldo nella notte nera. Poi venne Santa Lucia con la sua luce, ed è questo a cui rendiamo onore oggi. 
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che bella sta canzone! Noi festeggiamo ed amiamo molto Santa Lucia!!!

danske ha detto...

"Per sicurezza andavo dietro con un secchio d'acqua, che non si sa mai."

ahahahahahaha :)

Anonimo ha detto...

Bello bello il tuo blog!!!
Saluti da una neo follower :)))